
Il capitale emotivo
Patrimonio personale, linfa organizzativa
L’“intelligenza emotiva” per un’organizzazione che intenda implementare un modello di performance e di leadership che la includa, è una “competenza” o un “insieme di abilità” che possono essere apprese a livello individuale e organizzativo.
I comportamenti delle singole persone fanno oggi il risultato dell’organizzazione più delle competenze meramente tecniche. Per apprendere o rafforzare questo sguardo occorre esercitare la capacità di essere intelligenti nella sfera delle emozioni.
OBIETTIVI E TEMI
• sviluppare la capacità di gestire emozioni e impulsi negativi in modo efficace per consolidare il proprio autocontrollo e per comportarsi in modo riflessivo nel rispetto degli altri
• creare relazioni positive, costruttive, armoniose grazie allo sviluppo delle abilità di IE
• comprendere ed interpretare i contesti relazionali sapendosi posizionare in modo appropriato
• alimentare la consapevolezza di sé, l’auto osservazione, la conoscenza e la gestione delle emozioni e dei sentimenti necessari alla propria “ centratura” e al rafforzamento della professionalità.
• concentrarsi sulle soluzioni di miglioramento.
• divenire più sensibili verso gli stati d’animo, i sentimenti, i temperamenti altrui migliorando la gestione delle relazioni
• migliorare l’autocontrollo emozionale
• le competenze dell’intelligenza emotiva intrapersonale ed interpersonale secondo il modello dei cinque fattori di Daniel Goleman
METODOLOGIA
La metodologia di lavoro prevede:
• Attivazioni individuali, in coppia e in piccolo gruppo role playing
• Metodologia didattica attiva
DURATA
Due giornate consecutive 9.30 – 17.30
Speaker
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Susanna BaldiDocente
Da oltre vent’anni anni si occupa di formazione e coaching in molteplici contesti aziendali. Ha conseguito il diploma di Istruttore di MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) presso l’Associazione Italiana per la Mindfulness di Milano. Dal 1990 esercita la libera professione come psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico, pur avendo sempre conservato una “coté “ istituzionale, attraverso la quale ha coltivato e sviluppato vaste competenze che, coniugate alla formazione e alla pratica clinica, costituiscono un elemento distintivo e poliedrico della sua professionalità. La conoscenza puntuale di contesti pubblici e privati, di dinamiche, vincoli ed esigenze istituzionali risulta arricchita dalla conoscenza e dall’esperienza della clinica, permettendole di offrire competenze adatte a realtà differenti, sia di conduzione di gruppo sia individuale.