Quante volte sentiamo la mente affollata di pensieri, preoccupazioni, ansia…in una parola…pesante?
Tutti noi ci portiamo dietro il nostro bagaglio emotivo con tutto ciò che abbiamo vissuto, tutte le esperienze e gli incontri che ci hanno portato ad essere quello che siamo oggi. Il problema sorge nel momento in cui questo bagaglio diventa troppo pesante per essere trasportato, è d’ingombro nel nostro cammino e dobbiamo alleggerirlo.
Vi sentite sopraffatti dagli impegni, accerchiate dalle richieste degli altri ?
Riprenditi il tempo:
l’estate è finita e davanti a te hai un nuovo anno di lavoro. Da un lato c’è chi ti dice di pianificare ogni dettaglio sull’agenda. Dall’altro chi ti prescrive massicce dosi di ozio. Quale strada seguire ? Nessuna delle due liberati da tutti i preconcetti relativi al tempo. «A fine giornata ripetiti che ciò che è rimasto in sospeso è solo rimandato a domani» consiglia la psicologa Maria Martello.
Scaccia i cattivi pensieri:
se sei in piedi , siediti. Se sei in casa, esci. Se sei vestita di nero, scegli qualcosa di colorato. Insomma fai il contrario di quello che stai facendo.«È un esercizio che ti aiuta a cambiare anche abito mentale, quando un pensiero ricorrente o un’idea fissa ti assalgono» spiega la life coach Consuelo Casula.
Premi il tasto reset:
si fa con il computer. «Prova a farlo anche con gli amici: questo è il momento giusto per ricominciare, partendo però dai tuoi desideri e dalle tue esigenze. Dopo le vacanze siamo tutti animati da buone intenzioni. La migliore ? Ascoltarsi per “riavviare” le relazioni su un piano più autentico» suggerisce Maria Martello.
Spezza la routine:
passare la crema sulle mani prima di andare a letto, controllare che tutte le finestre siano chiuse, bere un bicchiere d’acqua appena sveglia «Buone, rassicurazioni abitudini, certo» dice Casula. «Ma che spesso diventano doveri: ogni tanto può farti bene dimenticartene»
Prova la metro-terapia:
visualizza la casa dei tuoi sogni, stanza per stanza; immaginati stesa su una spiaggia (anche se in realtà sei in ufficio)… Si, pare che la fantasia sia l’unico vero alleato per evadere dal caos metropolitano. Come insegna Ashok Gupta, direttore della Stress Management Clinic di Londra e ideatore della “metro-therapy”: una serie di esercizi mentali per rendere più gradevoli gli spostamenti in metropolitana.
Stop al tecnosnobismo:
se ti vanti di usare il tuo cellulare solo per telefonare, faresti meglio a ricrederti. Perché oggi, con un semplice sms, puoi ricevere notizie sul traffico, pagare il parcheggio, prenotare la baby sitter. Perché rinunciarci ?
Fai un complimento :
impara a dire “Sei stato bravo”. «Le lodi, se sincere, fanno sia a chi le esprime sia a chi le riceve perché innescano un circuito virtuoso» spiega Leonardo Milani che all’Istituto di Psicologia del Benessere insegna tecniche di rasserenamento.
Differenzia il lavoro:
quando decidi di mettere in ordine la tua scrivania, ispirati alla raccolta differenziata, Suddividi ciò che occupa il tuo tavolo in quattro cartelle: nella prima metti i fogli e le cose di dubbia utilità; nella seconda i compiti da delegare; nella terza le pratiche da sbrigare nel breve periodo; nella quarta quello di cui ti devi occupare subito.
Perdona la tua casa:
non è mai ordinata, chic, accogliente come la vorresti ? Ma è la tua casa, una tua creazione: trattala come una figlia. Sarà più facile volerle bene e perdonarle i suoi piccoli difetti.
Tratta la tv come un amante:
a volte sono i palinsesti televisivi a imporre il loro ritmo: il telefilm sempre alla stessa ora, l’imperdibile telegiornale, la “chicca” a notte fonda…. «La tv ci complica la vira perché scandisce e condiziona la nostra giornata» spiega Milani. «Forse dovremmo considerarla un amante, da frequentare ogni tanto e a cui dire anche qualche no».
Accetta l’evidenza:
«Se puoi fare qualcosa non ti preoccupare, se non puoi fare niente , allora, perché preoccuparsi ? » Questo proverbio cinese ti tornerà particolarmente utile quando ti senti impotente, magari imbottigliata nel traffico dell’ora di punta.
Fai shopping numerato:
non partire dal budget. Fai una lista di ciò che desideri: due gonne, un paio di scarpe, una camicetta… Questo calcolo numerico sarà una liberazione e non una limitazione: raggiunto il tuo obbiettivo, ti sentirai appagata
Cercati un alleato:
«quando siamo in difficoltà meglio chiedere aiuto. Siamo animali sociali e prestare soccorso è quasi un istinto» afferma Consuelo Casula. «Per questo, soprattutto nel lavoro, non farti problemi a lanciare un Sos. Decidi solo chi, in quel momento può essere un sincero alleato.
Scopri l’acqua calda:
è il classico consiglio della nonna: una borsa dell’acqua calda per far passare il malessere. Oggi i ricercatori dell’University College di Londra hanno trovato una spiegazione scientifica: le alte temperature accendono i nostri recettori interni del calore che sono in grado di bloccare il dolore. L’insegnamento ? Le soluzioni migliori sono spesso le più semplici.
Usa la zona transito:
nel guardaroba, negli armadi di casa, nei cassetti, crea una “zona transito”. Un posto dove mettere vestiti, scarpe, oggetti che non usi da tempo e che non hai il coraggio di buttare via. Se dopo sei mesi non sei mai andata a cercarli, te ne sbarazzerai con maggiore leggerezza.
Vai a letto senza pesi:
“non tramonti mai il sole sulla tua ira”. «Da questo passo della Bibbia abbiamo tratto un’indicazione fondamentale: non andare a dormire con rancore accumulato durante la giornata». Spiega lo psicologo Leonardo Milani. «Fa male e “inquina” le nostre relazioni. Meglio non lasciare conti in sospeso: rovinano il sonno». Infine per riflettere idee, consigli, rivelazioni per vivere meglio presi in prestito da…
…uno chef.
«Ho capito che dovevo andare all’essenza di tutto: degli affetti, dalle amicizie… E anche dei miei piatti. Così sono nate le mie creazioni con solo tre ingredienti. Le migliori». Miguel Sanchez Romera
…uno stilista.
«Ai capricci della moda è meglio preferire se stessi. Osservate cosa vi sta meglio e createvi un vostro stile. Nel guardaroba vi ritroverete solo cose belle che amte e vi faranno sentire amate».Stephan Janson
…una conduttrice tv.
«Inaugurate la “catena della bontà”: chi riceve una cortesia deve restituirla non alla persona che l’ha fatta ma a qualcun altro. Vedrete, che risultati! ». Oprah Winfrey
…un romanzo.
Se ti senti sempre giudicata, rifletti: «La gente pensa a noi molto di meno di quello che crediamo». Da Caos calmo di Sandro Veronesi (Bompiani)
di Barbara Gabbianelli – Tratto dalla rivista PerMe